E’ risaputo che dal primo Marzo Telecom adotterà un politica più aggressiva nei confronti del traffico peer to peer (p2p) applicando dei filtri a tutte le ADSL dei clienti. Però mette già le mani avanti dichiarando che sono solo temporanei e non saranno occultati in nessun modo, come effettivamente hanno fatto più volte i provider concorrenti.
Il filtraggio è da loro giustificato allo scopo di garantire l’integrità della rete e il diritto di tutti gli utenti alla navigazione; per chi fosse duro d’orecchie semplicemente in Italia c’è poca banda, gli utenti aumentano, e dobbiamo dividercela, però non fanno alcun investimento utile per ampliarla, se non investimenti nei test di collegamenti 100mbps o più veloci, mentre in gran parte dell’Italia Alice 7mb arriva scarsamente a 5mb, e permangono zone che non sono ancora coperte dall’ADSL, neanche la vecchia 640k.
Da Marzo saranno resi noti i tipi di interventi che apporterà Telecom e fortunatamente anche le fasce orarie e le località che saranno più colpite.
Secondo alcuni non è affatto necessario filtrare il traffico per riequilibrarne l’uso, secondo altri bisognerebbe rendere partecipi delle spese di upgrade anche le big internazionali come Apple, Google e Facebook. Addirittura qualcuno vorrebbe le tariffe “ad uso e a fasce orarie”, così che chi vedrà una film in streaming pagherà di più di chi invierà solo qualche mail.
E’ purtroppo come avete capito, potete avere anche la 20mb, ma se volete usarla per scaricare, vedere film o chissà cos’altro, bisognerà, forse, pagare di più.
Strano che queste notizie vengano fuori ora che la Telecom ha ripreso la campagna pubblicitaria del CuboVision, prodotto obsoleto che già al suo tempo fu considerato un flop dalla stessa Telecom.